Il progetto di potenziamento della Linea ferroviaria Orte – Falconara (tratta PM228 – Castelplanio) si sviluppa in provincia di Ancona e prevede 3 lotti funzionali:
- Lotto 1: P.M. 228-Genga;
- Lotto 2: Genga-Serra S. Quirico;
- Lotto 3: Serra S. Quirico-Castelplanio;
Il Lotto 2, sul quale è stato avviato il dibattito pubblico, è stato individuato come prioritario e rientra all’interno del P.N.R.R. La realizzazione del lotto 3 e del lotto 1 avverrà successivamente con separati finanziamenti.
Nel Lotto Funzionale 2 è previsto il raddoppiamento del tracciato.
La soluzione progettuale qui presentata per il Lotto 2 è quella risultata migliore sulla base di un confronto con possibili alternative che ha preso in esame un ampio numero di parametri di carattere tecnico, trasportistico, ambientale, sociale ed economico.
L’Analisi Multicriteria tra le alternative
Il tracciato che è stato sviluppato all’interno del progetto sottoposto a dibattito pubblico è il tracciato risultato come miglior compromesso dall’Analisi Multicriteria tra le diverse alternative di progetto studiate.
L’obiettivo dell’analisi è stato quindi quello di individuare la scelta più adeguata tenendo conto dei criteri di minimizzazione delle interferenze e del rispetto dei vincoli idrogeologici, geotecnici, ambientali e paesaggistici. Le categorie dei parametri utilizzati per l’analisi sono infatti: parametri tecnico-funzionali del tracciato; sostenibilità ambientale; sostenibilità in fase lavorativa (solo per la tratta del territorio di Genga); economia del progetto.
Analisi Multicriteria
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IL TRACCIATO
Il tracciato del Lotto 2 ha uno sviluppo complessivo di circa 8,9 km (con riferimento al binario dispari) di cui 7 km in completa variante e la restante parte in affiancamento alla linea esistente.
Il Progetto si sviluppa in una alternanza di gallerie, viadotti e tratti allo scoperto.
SUD
Il tracciato del Lotto 2 ha inizio poco prima dell’imbocco della galleria “Valterra”, nel comune di Genga. Percorsa la galleria, il tracciato esce allo scoperto in corrispondenza di Via San Vittore (presso la frazione Gattuccio), e prosegue in viadotto, costituito da tre campate, per una lunghezza totale di 210m.
Dopo un breve tratto in rilevato, si arriva al nuovo impianto della stazione di Genga.
La nuova stazione sarà costituita da un viadotto scatolare e delocalizzato dalla preesistente stazione storica. Ci sarà una nuova piazza tra la stazione storica e la nuova stazione, con possibilità di introdurre attività commerciali e di ristorazione lungo il perimetro.
PROGETTO NUOVA STAZIONE
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In uscita dalla stazione di Genga, il tracciato interseca via G. Marconi, procede con la Galleria “Genga” e prosegue allo scoperto fino al raggiungimento della successiva galleria “Mogiano”.
All’uscita della Galleria “Mogiano”, ancora nel Comune di Genga, il tracciato prosegue incontrando il secondo ponte ferroviario a 8 campate e doppio binario per una lunghezza complessiva di 245 m.
CENTRO
In uscita dal viadotto, superata l’interferenza con la viabilità di accesso alla frazione Palombare e sul ponte del fiume Esino presso la frazione Pontechiaradovo, si entra in Galleria “Chiaradovo”, situata fra i Comuni di Genga e Fabriano.
NORD
In uscita dalla galleria, il tracciato prosegue scavalcando la viabilità esistente e continua con un viadotto che consente l’attraversamento del Fiume Esino. In uscita dal viadotto, il tracciato entra in galleria “La Rossa”, dove verrà realizzata un’area di sicurezza, in collegamento con il piazzale di emergenza gestito da ANAS.
Percorsa la galleria “La Rossa”, il tracciato prosegue sul viadotto sopra al fiume Esino per entrare poi in Galleria Murano. L’ultimo tratto dell’intervento si inserisce in quello che è il sedime esistente della Orte – Falconara.
Il tracciato entra nella stazione di Serra San Quirico e si conclude con il riallaccio alla linea storica, tramite il passaggio da doppio a semplice binario. Nella stazione, gli spazi di sosta saranno ricollocati nelle aree ferroviarie a disposizione e nel piazzale, oltre al parcheggio, sono presenti due nuovi fabbricati ad uso delle tecnologie. Le aree esterne saranno caratterizzate dalla presenza di arredi e alberature per l’ombreggiamento dei parcheggi e delle aree pedonali, privilegiando specie vegetali a bassa manutenzione.
La sostenibilità del progetto
Il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica include un’analisi di sostenibilità finalizzata a dare una lettura chiara delle potenzialità correlate alla realizzazione del Lotto 2 Orte-Falconara.
L’analisi intende evidenziare il valore generato dall’opera nel territorio in termini di crescita e sviluppo economico, sociale e ambientale. Il documento, infatti, evidenzia l’attenzione all’individuazione di soluzioni in linea con gli obiettivi europei e nazionali di sviluppo sostenibile, orientati al miglioramento dei livelli di coesione territoriale, alla salvaguardia ambientale con la decarbonizzazione dei trasporti, all’uso efficiente delle risorse in un’ottica di economia circolare, alla creazione di nuove connessioni per la mobilità sostenibile e di valore per lo sviluppo dei territori.
Analisi di sostenibilità
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L’analisi costi-benefici
Per valutare la convenienza economico-sociale del progetto è stata eseguita l’analisi costi-benefici (ACB), che è lo strumento di riferimento nella valutazione di progetti di interesse collettivo e di supporto per ottimizzare la distribuzione delle risorse.
Lo studio si concentra sugli impatti che il progetto genera sul sistema dei trasporti, tramite la valutazione degliindicatori di sostenibilità economico-finanziaria, secondo lo schema indicato dalla Commissione Europea nella “Guida all’analisi costi- benefici dei progetti di investimento- Strumento di valutazione per la politica di coesione 2014-2020”.
Dall’analisi economica emerge che l’intervento genera significativi benefici economici per la collettività, infatti tutti gli indicatori di convenienza economica assumono valori positivi. Si specifica che nella valutazione dei benefici sono stati considerati soltanto benefici tangibili e direttamente misurabili.
Analisi costi benefici
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Gli espropri
La Relazione Giustificativa degli espropri previsti per la realizzazione dell’opera, accompagnata dal piano particellare di esproprio, rientra tra la documentazione predisposta per il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica. Nella relazione sono descritte le principali caratteristiche degli immobili interessati dal progetto e le previsioni di spesa legate alla procedura espropriativa, con la spiegazione della metodologia applicata per la definizione dei valori da attribuire agli immobili.
In sintesi, nel Comune di Cerreto D’Esi la procedura di esproprio riguarderà esclusivamente un’area agricola in cui è prevista la localizzazione di un deposito di terre e rocce da scavo, mentre nei Comuni di Fabriano, Genga e Serra San Quirico le aree oggetto di esproprio saranno sia aree agricole sia aree edificate ed edificabili, in cui è prevista la realizzazione della nuova sede ferroviaria, di opere di mitigazione ambientale e delle deviazioni stradali. Si rimanda al piano particellare per la localizzazione delle aree interessate dalla procedura espropriativa.
Per quanto riguarda il criterio di valutazione del valore delle aree e dei fabbricati, in generale, si farà ricorso alla stima sintetica comparativa, attingendo a valori di aree e fabbricati simili in termini di caratteristiche intrinseche ed estrinseche e di localizzazione.
Relazione giustificativa degli espropri
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PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO
I CANTIERI
Per realizzare le opere in progetto è necessaria l’installazione di una serie di aree di cantiere lungo il futuro tracciato della linea ferroviaria. La realizzazione degli interventi avrà una durata di 1.130 giorni.
Le tipologie di cantiere previste sono:
- campo base: area che funge da supporto logistico/operativo per tutte le attività di progetto;
- cantieri operativi: cantieri che supporteranno, con le loro strutture e peculiarità, le lavorazioni previste nelle singole aree tecniche e lungo le aree di lavoro;
- aree di stoccaggio: aree destinate allo stoccaggio delle terre e dei materiali da costruzione;
- aree tecniche: aree di cantiere “secondarie”, funzionali alla realizzazione di singole opere, che contengono indicativamente: parcheggi per i mezzi d’opera; aree di stoccaggio dei materiali da costruzione; eventuali aree di stoccaggio delle terre da scavo; aree per il montaggio dei viadotti; eventuale box servizi igienici di tipo chimico.
- depositi terre temporanei: aree individuate in modo da poter essere utilizzate come destinazione temporanea per le terre, in caso di mancata disponibilità del/i sito/i di deposito finale;
- cantieri armamento e tecnologie: cantieri di supporto ai lavori di armamento e attrezzaggio tecnologico, generalmente collocati all’interno di scali ferroviari, che contengono gli impianti ed i depositi di materiali necessari per assicurare lo svolgimento delle relative attività lavorative.
Durante i lavori sono previste mitigazioni per ridurre l’impatto delle attività di cantiere. In particolare, si prevedono interventi di recupero e di ripristino ambientale delle aree direttamente interessate dal progetto.
Per tutta la durata dei cantieri in prossimità delle lavorazioni sarà effettuato un monitoraggio delle principali componenti ambientali: acque, flora e fauna, rumori, vibrazioni, paesaggio. Da quanto emerso dallo Studio di Impatto Ambientale e dal Progetto Ambientale della Cantierizzazione, non essendo state evidenziate criticità a carico della componente atmosfera, non si ritiene necessario prevederne il monitoraggio.
Inquadramento della cantierizzazione
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